5 cose da ricordare a bambine e bambini il primo giorno di scuola

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5 cose da ricordare a bambine e bambini il primo giorno di scuola

Il primo giorno di scuola è difficile per tutti: ecco cosa dire e leggere a bambine e bambini per rassicurarli.

28 AGOSTO 2023

5 cose da ricordare a bambine e bambini il primo giorno di scuola

Il primo giorno di scuola è difficile per tutti: dai genitori, che devono trovare la giusta routine, ai piccoli che devono ritornare a stare seduti e composti e ascoltare maestre e maestri.

Per questo motivo è importante rassicurarle bambine e bambini. Per ogni frase da dire vi consigliamo anche due libri che potete leggere insieme a loro per esplorare meglio le loro paure e trovare il modo di superarle insieme.

1. Tutti hanno paura, anche i genitori

Di chi ha paura il fantasma cattivo? e Di chi ha paura il lupo cattivo? sono due libri scritti da Paola Barbato che si inseriscono nella “Serie Bianca”, una collana di titoli selezionati e creati per bambini e bambine dai 5 anni in su.

Le storie sono scritte in stampatello minuscolo e facilitano la lettura in autonomia, grazie alle immagini che completano il significato della parte testuale.

In queste storie vengono infatti analizzate le paure di personaggi che solitamente sono considerati “cattivi e senza timori”. Bambine e bambini potranno quindi capire che è normale avere paura e si sentiranno meno soli.

2. Se ti preoccupi, fai un bel respiro

I più grandicelli, dai 9 anni in su, faranno magari meno fatica ad affrontare il primo giorno di scuola, ma questo non significa che possano essere preoccupati. Tornare tra i banchi significa necessariamente essere messi a confronto: con la classe e con sé stessi.

È importante quindi affrontare ogni sentimento, anche negativo. Nel libro Don’t Worry – Sei mostri, zero amici e un mucchio di guai di Jion Sheibani si affronta proprio questa tematica: le emozioni negative non vengono affrontate dal protagonista e si trasformano in piccoli mostriciattoli, che gli rendono la vita impossibile. Più il bambino rimane in silenzio, più questi mostri diventano grandi e spaventosi. L’unico modo per liberarsene è farli uscire allo scoperto.

Nel libro La mia vita è un calcio di rigore di Edoardo Maturo si affronta invece il tema del confronto con gli altri: il protagonista teme di non essere all’altezza delle aspettative degli altri, dal momento che suo padre è un calciatore professionista e vanta 385 gol in carriera. Paolo però capirà che la vita è imprevedibile, proprio come un calcio di rigore, e riuscirà a superare i blocchi che gli mettono ansia quando deve scendere in campo.

3. Siamo tutti uguali, siamo tutti unici

È importante celebrare le diversità di ogni singola persona all’interno della classe.

Voglio fare lo strego di Giuseppe D’Anna racconta di come si tenda a incasellare bambine e bambini in base ai desideri degli adulti, senza ascoltare cosa i piccoli hanno da dire su loro stessi. Il protagonista infatti fa parte di una famiglia in cui solo le donne vengono iniziate all’arte della stregoneria. Ma Andrea vuole fare lo strego e farà di tutto per far capire ai suoi genitori quanto sia determinato.

Carolina Capria, sui social @lhascrittounafemmina, in Questa sono io racconta del difficile tema dei disturbi alimentari: la protagonista viene messa a dieta dai genitori fin da bambina, a causa del suo corpo mai magro. Il cibo diventa quindi fonte di ansia e preoccupazione: ogni volta che si concede un dolce si sente molto in colpa per aver deluso i genitori. Nella storia, però, riuscirà a esprimere il suo disagio nel seguire queste diete rigide: lei e i genitori impareranno quindi ad accettarla così come è. Cioè una ragazzina vivace, creativa e altruista.

4. Sii gentile e aiuta gli altri

Celebrare le diversità, però, potrebbe scatenare anche gelosie e invidie. Questi sentimenti sono normalissimi: come li provano gli adulti, anche bambine e bambini potrebbero fare confronti.

Essere gentili non sempre è facile. Laura Carusino, per esempio, in Bea contro Bea racconta di come la protagonista si senta sconfitta quando non viene selezionata come prima ballerina nel saggio di danza di fine anno. L’insegnante sceglie sì Bea, ma l’altra, quella che sembra brava in tutto. Bea dovrà quindi capire come superare una delusione e alla fine della storia capirà che vincere non è la cosa più importante.

Geranio il cane caduto dal cielo di Fabrizio Altieri attraverso la bizzarra caduta dal cielo di un cane, racconta come un gruppo di ragazzini faccia di tutto per aiutare il protagonista a tenersi l’animaletto, dal momento che il padrone di casa non ne vuole proprio sapere. La cooperazione di bambine e bambini sarà fondamentale per lo sviluppo positivo della storia.

5. Divertiti, lasciati ispirare e fai tante domande!

Ma la cosa più importante di tutte da ricordare a bambine e bambini è che la scuola è un posto divertentissimo dove imparare tantissime curiosità!

In questi due libri, lettrici e lettori riscopriranno quanto è bello stare tra i banchi. Ne La scuola all’ultimo piano gli studenti sono tutti bizzarri: Sharie impara le cose dormendo, John sa leggere solo tenendo i libri a testa in giù, Sammy puzza orribilmente e Jenny va a scuola di domenica. A dire il vero, neanche le maestre sono da meno…

In Pensa che ti ripensa Anna Vivarelli risponde alle domande di bambine e bambini attraverso le parole dei grandi della filosofia, antica e moderna: da Platone a Kant, da Seneca a Freud.

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