280 d.C. Approfittando della deriva del potere di Roma, il governatore Bonoso decide di tradire l'aquila e di costruire nelle Gallie un suo regno personale. È suo l'ordine di sterminare i Camavi, tribù della Tungria che, per aver smascherato l'usurpatore Proculo, si è resa colpevole di eccessiva fedeltà all'imperatore. Ed é sempre lui che, per conseguire i suoi fini, non esita ad avvalersi dell'appoggio dei ribelli bagaudi e di diverse tribù barbare da sempre ostili al potere romano. Spetta al legato imperiale Valerio Metronio reprimere la ribellione e salvare l'onore di Roma, in un vorticoso giro di amicizie, alleanze e odi implacabili che coinvolge Romani e barbari, traditori e traditi.

Edimburgo, 1864. A 14 anni Robert Lewis Stevenson fa ritorno alla sua amata Scozia.
Una mattina, aggirandosi con il suo taccuino...
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Sono passati dieci anni da quando Daniela Palumbo ha pubblicato "Le valigie di Auschwitz"; un libro in cui racconta le storie...
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Perché parlare ai bambini di Shoah? Non potremmo evitare di raccontare ai più piccoli quanto possa essere crudele, ed è...
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